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lunedì 17 ottobre 2016

Recensione "Come un figlio" di Oren Ram

Titolo: Come un figlio
Autore: Oren Ram
Pagine: 317
Prezzo: 9,45 €

Trama:
Michael Stolowitzky è un bambino fortunato. I suoi genitori sono ricchi e lo coprono di attenzioni, e la sua amorevole tata, Gertruda, lo considera come un figlio. Ma Michael è un bambino ebreo di Varsavia e sono gli anni Trenta. Allo scoppio del secondo conflitto mondiale la sua esistenza spensierata viene di colpo stravolta: la follia della guerra lo priva di un tetto, lo lascia affamato e senza un soldo e, in poco tempo, distrugge la sua famiglia. L'unico conforto in quel dolore incomprensibile è Gertruda, la premurosa bambinaia cattolica a cui la madre lo affida dal suo letto di morte: negli ultimi istanti di vita, la donna implora la tata di portare il bambino al sicuro in Palestina, e di non separarsi mai da lui. Senza esitare, Gertruda promette. Per tenere fede al giuramento, la giovane donna affronterà con Michael una terribile odissea nell'inferno della guerra: dopo una fuga rocambolesca fino al ghetto di Vilnia, intraprenderà un viaggio attraverso Polonia, Germania e Francia, con mezzi di fortuna e in condizioni disumane. Per poi attraversare il Mediterraneo a bordo dell'Exodus e imbarcarsi sul Transylvania, la nave che li porterà verso la terra promessa. Attraverso le vicende di Michael e Gertruda, a cui si intrecciano quelle di personaggi altrettanto intensi e coraggiosi, Ram Oren costruisce una storia dal ritmo incalzante, che ha per protagonista un'eroina tenera e al contempo indomita, come solo una madre può essere, disposta a qualsiasi sacrificio per il bene del suo bambino.

Recensione:

La vita di un bambino e della sua bambinaia, il percorso formativo di un membro delle SS, una famiglia ebrea che vede sfumare il proprio avvenire e molte altre storie si intrecciano in questo romanzo profondamente tragico, ma pieno di speranza, l'unica che non muore mai. Con uno stile scorrevole e realista, l'autore descrive momenti intensi e molto spesso commoventi riuscendo a farci provare un amore-odio incondizionato per ogni singolo personaggio. Anche se è un tema molto spesso affrontato la particolarità del romanzo sta nel fatto che viene raccontato da più punti di vista appartenenti a classi sociali differenti, dandoci cosi un'ampia visione della storia. Benché i protagonisti abbiano subito vicende difficili, la storia ci regala un inaspettato lieto fine.

Curiosità:
"Come un figlio è una storia vera. Tutti i fatti descritti sono basati su colloqui da me avuti con famigliari e sopravvissuti all'Olocausto, su documenti contemporanei e sulle ricerche che ho compiuto personalmente in merito a quelle vicende. Tuttavia, poichè il libro si basa in gran parte sui ricordi delle persone coinvolte (molte delle quali, tra cui Gertruda Bablinska, sono ormai morte, ho dovuto ricorrere alle mie doti di scrittore per comporre varie parti dei dialoghi e per aggiungere particolari ad alcuni episodi, in modo da rendere più scorrevole la narrazione. La storia di Michael e Gertruda, come quella di tutte le persone colpite dall'Olocausto, è una storia commovente nel senso più profondo della persona e l'ho raccontata attenendomi il più possibile ai fatti realmente accaduti."
                                                 -Oren Ram

Citazione:
  • "Ogni singolo minuto, ogni singola ora del giorno era permeata da un terrore paralizzante. Il confine tra il silenzio di una quiete apparente e l'inevitabile catastrofe di solito era fragile e sottile. Era impossibile sapere che cosa sarebbe successo da un istante all'altro, chi avrebbe bussato alla porta e perché, chi avrebbe fatto irruzione in casa senza che nessuno gli avesse aperto."

1 commento:

  1. Emozionante, coinvolgente, istruttivo, semplicemente meraviglioso.

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